Racconto di fantasia Scoprirsi qualcos'altro

chtulhu

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Ciao, premetto che questa è una storia di fantasia, ma con tantissimi spunti presi da esperienze reali.
È il mio primo racconto, scritto anche di fretta in realtà ma è da un po' che ci penso, speriamo sia di vostro gradimento.

Bene, iniziamo!

Erano anni che vivevo la mia storia con S, le cose ultimamente andavano malissimo, le occasioni di sesso nell'ultimo anno si erano ridotte a 3 e pure poco soddisfacenti.
Passavo i pomeriggi a guardare il più noto dei siti hard, per caso capito su un vecchio clip gay, quelli definitivi della "golden age", "make it huge - scena 3"; qualcosa in me si risveglia, mi piace, mi piace veramente tantissimo e mi eccito anche tanto.
Mentre il video scorre esclamo "oddio guarda te come lo incula!"
I due attori in vesti sportive godono come matti, il biondo ha uno splendido cazzo nodoso che penetra a fondo in quel culo sodo, non resisto, entro in bagno rifaccio partire il video e inizio a masturbarmi forte seguendo con avidità lo scorrere delle immagini, sento una vibrazione, il cazzo inizia a schizzare tanto che mi arriva in bocca il mio succo, la cosa mi eccita che assaggio ancora il mio sperma e continuo ad essere eccitatissimo.
In breve tempo, il pensiero di quel porno mi torna in mente, sono in soggiorno, riaccendo il telefono e vado aul sito, ne trovo un'altro, ancora più bello, sempre vintage, e inizio a masturbarmi, siamo in pieno luglio, è caldo, sono nudo, mentre mi do da fare, il video scorre io allargo le gambe ed inizio a stimolare il buchetto mentre mi massaggio il cazzo, godo, tantissimo e intensamente, l'orgasmo arriva alla pancia mentre mi stimolo l'ano lubrificato con la mia saliva, gemo e godo e mentre finisco assaggio tutto il mio sperma.

Mentre mi riprendo penso "ma che cazzo sta succedendo?? Non è possibile!, Cosa mi salta in mente?"

Dopo quel caldo pomeriggio per un po' lascio perdere, con S le cose non migliorano e il sesso non si consuma mai.

Una mattina ero eccitato, finisco sul noto sito, inizio a cercare del anal etero, ma ben presto passo alla sezione gay, dove col groppo in gola, mi eccito e inizia di nuovo la ricerca del piacere omosessuale, che, mi piace veramente.

I mesi passano, più e più volte la stessa storia, porno gay, sega e pentimenti.

Con S le cose finiscono nel peggiore dei modi, fanculo, era inevitabile.

Sono single da alcuni mesi, qualche incontro non manca, niente di serio, un pomeriggio degli amici in chat WhatsApp mi parlano di una app di incontri, molto conosciuta, dicono "si rimedia un camion di figa!!"
Preso dalla foga mi iscrivo, scorro le iscritte, metto e ricevo qualche like.
Capita di incontrare qualcuna, me la scopo, ma non mi danno emozioni.

Il tempo passa, non so quantificare quanto, io continuo a masturbarmi sulla sezione gay, è un mio segreto profondo, sono un motociclista, e devo restare "macho" chissà gli altri cosa penserebbero, a volte mi capita anche di guardare qualche ragazzo in giro, mi si accende la lampadina se il tipo è anche un bonazzo!!

Una sera navigando sulla app, passo a "uomini x uomini" non do più di 40km di distanza, inizio a scorrere e metto diversi like, improvvisamente "hai un match"
- checcazo!! (Penso)

Apro il profilo, è Francesco, a 12 km di distanza, leggo la bio "etero", 32 anni
Gli scrivo:
- Ciao!! Ma come, siamo etero e ci facciamo match?
- 🤣 ( la sua risposta)
- queste cose non tornano, che cerchi tu? E che cerco io?
Lui risponde:
- sono etero anche io, ma da poco mi si è svegliato qualcosa in me, mi piacciono gli uomini in costume bianco!
La cosa si fa interessante, iniziamo a chattare avidamente sulla app, però il browser del telefono continua a impallarsi, tant'è che ci scambiamo i numeri, sono emozionatissimo, lui è un bel tipo, alto, capelli media lunghezza, brizzolati nonostante la sua giovane età, un bel sorriso, belle labbra rosa.
Cazzo, mi piace!!

Iniziamo subito a chattare su WhatsApp, ci confidiamo, e scambiamo battute, ma quasi subito iniziamo anche a mandarci foto osé, lui è davvero un bel tipo, magro, chiaro di carnagione, ha un bel cazzo, non lunghissimo ma ha una bella forma e una invitante cappella, io faccio del mio meglio e invio altrettante foto intime, sembra davvero che ci piaciamo!

Le chattate erano sempre frequenti, entrambi ci confidiamo la nostra inesperienza con altri uomini, io ho paura, lui benché inesperto è più deciso, ho il terrore di non potere più tornare indietro se faccio il grande salto.
Chattando giorno dopo giorno si instaura un bel rapporto, ogni tanto ci scappa una foto del cazzo e lui del suo culo marmoreo ma non si va oltre il virtuale, finche lui si decide, e mi dice
- dai perche non ci vediamo? Ho due birre, abito da solo, io metto la casa, l'alcool e tu porti i profilattici!!

È arrivato il momento, lui mi aveva confidato la sua preferenza passiva, avevo il cuore in gola, che faccio?? Vado??
Rispondo:
- ma siamo sicuri??
- si.
Risponde lui
-dammi l'indirizzo, cerco su maps, salgo in moto e arrivo!!
Scrivo io

-vieni in tuta che stiamo comodi!!

Purtroppo non ho tute da ginnastica, ma è un dettaglio, intanto metto gli stivali, il giubbotto, casco e profilattici, ne ho una confezione skin, perfetto, imposto la via, metto in moto e vado, corro come un pazzo, ho una voglia matta non vedo l'ora ma sono spaventato a morte.

Arrivo al posto indicato, ho mille paure che vanno dallo sputtanamento al venire ammazzato di botte da un pazzo conosciuto su internet, ma penso "mi ha detto di fare l'assicuratore, mi ha pure detto dove lavora, dai che succederà mai??"
Mi faccio coraggio, blocco la moto e suono il campanello.
-chi è?
- e chi sarà mai dai, babbo natale!!
Lo sento ridere, almeno mi sono confermato coglione e buffone anche con lui, pazienza!

Francesco apre la porta tutto sorridente, ci stringiamo la mano e ci presentiamo dal vero, mi chiede come sto, e mi dice "hai fatto in frettissima, e ti ho sentito arrivare da lontano, hai una moto rumorosissima!"
I convenevoli arrivano, scambiamo quattro chiacchiere, lui stappa da bere e il pomeriggio continua, siamo sul divano di casa sua, un bel divano in panno, comodo, enorme, in panno bianco, nel salotto living room c'è un bel tavolo elegante di legno, proprio un bel appartamento.
Dicevo, siamo sul divano che chiacchieriamo e improvvisamente lui mi accarezza la mano, io non mi tiro indietro e accarezzo la sua gamba, lo sento respirare, respira e sento che anche lui come me ha l'adrenalina a mille, è vestito con una comoda tuta givova, ha delle new balance hai piedi, sta proprio bene.
Ci accarezziamo in silenzio, allungo la mano tra le sue gambe, ha il cazzo in tiro, anche io, lui si abbassa i pantaloni blu, lo vedo tremare, tremo come una foglia anche io, in mente mi passa di tutto dai pentimenti all'eccitazione, mi sposto davanti a lui, sono in ginocchio, davanti ai suoi slip bianchi Versace, appoggio delicatamente la bocca al rigonfiamento delle sue mutande e sento che trema e mugola qualcosa, con un gesto delicato lo tiro fuori e lo assaggio, non è ancora scappellato del tutto, la mia lingua parte dalla parte più inferiore dell'asta fino a salire in cima, lecco le sue palle, lui gode, lo sento, è ora di prenderlo tutto in bocca, è la prima volta per me, me ne hanno fatto tantissimi, penso di sapere come si fa, sono un uomo, so cosa vuole un uomo, la sua asta rigida scorre liscia e setosa nella mia bocca, allo stesso tempo con la mano destra faccio su e giù sul suo cazzo, sono eccitatissimo, tanto che i miei 16, pochi centimetri, stringono sui jeans tecnici da moto.
Francesco gentilmente mi accarezza la testa, sento che sto facendo bene, e lui per tutta risposa allarga le gambe e le solleva, con le ginocchia sulle sue spalle, è nel suo comodo divano di panno che mi offre l'ano, è quasi glabro, ha un erezione colossale e gode, smetto di succhiare e inizio a leccargli il buchetto sempre masturbando quel meraviglioso cazzo.
Improvvisamente si alza in piedi!
-ti ho fatto male?
Chiedo
-no no anzi, figurati... Però ora tocca a me!
Risponde lui

Mi spoglia completamente, è ancora in piedi, lo spingo con forse troppa veemenza sul bel tavolo di legno, dove lui si siede a gambe aperte, glielo succhio un po', ma con le dita inizio a stimolare il suo culetto, lui geme e inarca la schiena, è ormai completamente nudo, anche io lo sono, il cazzo mi scoppia, lavoro il suo buchetto con una poi due poi tre dita e lo stimolo il suo glande con bocca,le lingua, sta godendo, smetto di succhiare e sputo su quel buchetto.
- un attimo!
Dice lui.
-ti stavo aspettando da tanto tempo cosa credi??
Continua sempre lui, aprendo un cassetto in un comò poco distante, dove prende un piccolo tubetto di gel lubrificante, fa un sorriso e dice "vedi??"
Non ho parole, ho solo una voglia matta di lui, di farmelo, di scoparlo, e sentire il suo profumo sulla mia pelle

Dico io:
-dai torna qui che lo proviamo!!
Mi si avvicina e torna seduto sul tavolo mentre come una donna allarga le gambe e si siede accarezzandosi il buchetto.
Mi avvicino a lui col cazzo in tiro e inizio a lubrificare prima lui, poi me stesso, iniziando anche una leggera masturbazione.

Punto il cazzo sul suo culo,
-il profilattico!!
Esclama

-Dai sono un donatore e anche tu, siamo alla prima esperienza non rompere!!
Rispondo io, e lui scoppia a ridere.
-dai vieni!
Dice lui

Appoggio nuovamente il cazzo, e provo a penetrare quel corpo che ho desiderato tanto, sono in piedi lui col culo sul tavolo, eccitatissimo, ma non entra, spingo, non entra, geme di dolore, "scusa" mi scuso per avergli fatto male, mi avvicino con la bocca al suo orecchio
-dai rilassati, fammi entrare
E gli carezzo la testa, quei capelli mi fanno impazzire, lui mi fa impazzire...
Insisto dolcemente, entra piano, sento che fa resistenza e aggiungo del lubrificante, lui inizia a mugolare, sembra un gattino, finalmente l'ho penetrato, siamo pelle a pelle stretti in un abbraccio, stiamo godendo dei nostri corpi, inizialmente mi muovevo piano, ora sto scopando, scopando bene e provo piacere, lui si tiene alle mie spalle con pe mani e gode, tantissimo, sento che gode e mugola, siamo sudati fradici, un unico corpo che scambia fluidi, lo guardo negli occhi e mi sorride, timidamente gli do un bacio stampo, non ci eravamo ancora baciati, sorride, gli è piaciuto, lo bacio con passione mentre mi muovo dentro di lui, la mia lingua e la sua sono una cosa sola, gli mordo le labbra e ci baciamo, sento che gode mentre si masturba e metre scopiamo come dannati, vedo che inizia a schizzare e mi arriva addosso il suo caldo seme, non resisto, non ce la faccio più, scopo forsennatamente mentre lo bacio, sento che sto venendo, esplodo dentro di lui che urla di piacere, anche io urlo e godo, e mentre sto venendo gli sospiro all' orecchio:
-io ti adoro sai?
Mi bacia, non dice nulla e mi abbraccia.

Fine.
 
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Scoprirsi qualcos'altro (parte due)


La Ducati rossa correva veloce sulla strada statale, era una arteria che collegava tutta la regione, una strada sicura che dava la possibilità di dare più gas, rischiare qualcosa in più del solito, insomma, giocarsi il solito jolly, quello non sempre è presente tra le carte dei motociclisti.
Erano passate diverse settimane da quell’incontro che mi aveva lasciato estasiato ma con l’amaro in bocca per quello che appena successo, mi aveva riempito di dubbi, ormai però non ci pensavo quasi più, se non la notte, prima di addormentarmi, stanco morto dalle lunghe giornate di lavoro, un lavoro che assorbiva tutto me stesso sia mentalmente che fisicamente.
Correvo verso un raduno, era una Domenica d’estate , una mattina già abbastanza calda sotto tutto l’abbigliamento tecnico, una cosa che non trascuravo mai, anche perché dai, stivali e jeans tecnici, il giubbotto con sopra il jilet di pelle fa anche un po’ figo e la sicurezza non è mai troppa.
Strada facendo mi dovevo fermare a fare il pieno, quel bicilindrico 1000 consumava come un dannato, però mi riempiva di orgoglio, l’avevo desiderata tanto quella Ducati, me la sognavo la notte e quando finalmente il sogno si realizzò toccai il cielo con un dito.
Alla stazione di servizio il rombo dei Termignoni aperto aveva fatto girare tutti e sotto quel Arai bianco, me la gustavo tutta la mia spocchia.
Il tempo di rifornire che ero già a stecca, prima, seconda, terza, e via verso la meta.
Lo smartphone lo tenevo sempre nella tasca interna del giubbotto, dopo poco lo sentii vibrare, “mah, sarà il solito porno sul gruppo WhatsApp degli amici, fanculo dopo do uno sguardo, adesso non mi fermo o faccio tardi” pensai.
Arrivato in città il raduno si trovava nella parte più a est, e c’erano diversi semafori prima di arrivare, alcuni stop e start semaforici dopo mi accorgo della temperatura altissima, “maledetta ti stai surriscaldando, mi devo fermare, vabbè la schiena mi ringrazierà “
Per cause di forza maggiore quindi mi dovetti fermare, accosto, spengo il motore e giù il cavalletto.
Era il momento giusto per accendermi una Luky e dopo la prima boccata mi ricordo di dare uno sguardo al telefono.
- “Dovresti stare attento tu con quella trappola a due ruote!!”
Merda! Era Francesco!!
Lo stomaco aveva iniziato a bruciarmi, le farfalline nello stomaco diciamo, la testa quasi girava, pulsava di emozioni contrastanti.
Da quell’incontro, il primo e l’unico per me, non ci eravamo più sentiti, la serata era finita li, con un caffè e un “grazie, è stato bello ci sentiamo poi”
Col tempo mi era sembrato di capire che forse funziona così, ci si incontra, si sta insieme, si sta bene e poi arrivederci e grazie. Ma invece quel messaggio, mi aveva spiazzato, non sapevo cosa rispondere, forse avrei dovuto avere l’iniziativa e scrivergli, telefonargli, anche per sapere come stava insomma, ma non successe, anche lui non scrisse dopotutto ma in quel momento non sapevo cosa rispondere, tanto che non lo feci.
Arrivai al raduno, gli amici, le moto, tanto rumore, un sacco di belle fighe e birra alla spina in quantità industriale che la giornata passò serenamente senza più pensarci.
La sera, dopo una doccia ero già a letto stanco morto, prima di dormire ho sempre l’abitudine di stare al telefono, si, a cazzeggiare prima di prendere sonno, reels e youtube con Rammstein e Amon Amarth fanno da padrone nella mia playlist in cuffia
Poi mi ricordo di quel messaggio, lo apro, e penso a cosa rispondere, erano passate ore ormai…
- Ciao scusa, ero ad un raduno, non ho potuto rispondere subito e poi sai, tra il casino, gli amici e il luppolo fermentato che ho spinto in corpo mi sono dimenticato di risponderti, ma tu, dove mi hai visto?? E soprattutto, come stai?
- Ciao, tranquillo non importa, ti ho visto alla stazione di servizio, ho riconosciuto il casino di quella cosa da lontano!!
- Beh si, si fa sentire!! Come va? Tutto bene?
- Si tutto bene, non ci siamo più sentiti pensavo che non sarebbe più successo…

In quel momento mi sono sentito una merda, lo avevo scopato E spompinato, avevo conosciuto e posseduto tutto il suo corpo, amato il piacere che mi aveva dato ed ero sparito, che stronzo!
- Perdonami, tra lavoro e altri cazzi sono stato davvero un coglione, scusa…
- Ma no tranquillo, non è successo niente, sono felice di sentirti e sapere che è tutto ok, sai sono stato benissimo quel pomeriggio, non l’ho dimenticato…

“Ecco, si ricomincia, allora non è stata una cosa passeggera” penso, e la cosa mi eccita, sento il cazzo che inizia a svegliarsi, e un brivido lungo la schiena mi percorre.
- Sono stato benissimo anche io… non l’ho dimenticato… sei fantastico.

Da li in poi si chatta un po’ di tutto, si parla del più e del meno, come persone che si conoscono da tanto ma da tempo non si sentono, e la serata si chiude in chat con un “buonanotte a presto”

La mattina seguente mi sveglio come al mio solito alle 5, “buongiorno” leggo sul telefono, era lui, Francesco, che si è svegliato presto per prendere l’aereo , deve partire per un convegno di lavoro, mancherà per alcuni giorni mi dice, e mi dice anche che è felicissimo di avere chiacchierato con me la sera prima, anche io lo sono, ma faccio il vago e lo saluto augurandogli buon viaggio con la promessa che ci saremmo sicuramente sentiti.
E così successe, ci sentimmo tantissimo come ai primi tempi, lui lontano, lontanissimo, io qui, a casa da solo, una di quelle sere lui era solo in albergo, iniziammo a chattare, poi a mandarci foto, le solite foto osé, eravamo eccitatissimi.
- Dobbiamo fare una video chiamata adesso!!
Dissi io
- Non vedevo l’ora me lo chiedessi
(rispose prontamente lui)
- Dai chiamo io!
Ero trascurato quel periodo, non al mio top, barba lunga, e non solo il pelo della barba, ma ormai ero in gioco, effettuata la chiamata lo vidi, sempre bello e curato, coi suoi capelli brizzolati e occhiali, sempre elegante nei modi, le labbra erano splendide e rosa, sorrideva dicendomi “ciao bello finalmente!!”
Accidenti, avevo il cuore a mille, quasi non sapevo cosa dire, avevo il groppo in gola, mi scusai come un ladro per la mia trascuratezza ma gli provocai solo una sonora risata e un “ma smettila scemo” di tutta risposta, lui prese iniziativa come la volta precedente, era seduto su di una poltrona nella sua camera d' albergo di lusso, io ero sdraiato a letto, in mutande, lui maglietta e pantaloncini, lo vidi bellissimo mentre allontanava il telefono, e in breve tempo lo tira fuori. Lo tira fuori!! Accuratissimo, eccitatissimo, turgido e splendido.
- Piace?
Dice lui
- Cazzo si
Rispondo io, prontamente giro la camera e iniziando a tirarlo fuori, a scappellarlo lentamente gustandomi quello che sta succedendo.
Lui non perde tempo, si spoglia e inizia a darsi piacere, io allo stesso modo sputo sulla mano e me lo inumidisco, e allo stesso tempo assaggio anche i miei fluidi che impregnano il mio cazzo e poi anche, la mia mano, lui ora è completamente nudo, splendido, è eccitato e si masturba ora anche a gambe all’aria, è uno spettacolo, mi fa eccitare come un matto, vorrei essere li, ancora una volta con lui, a godere del suo corpo e del suo profumo, lo vedo stimolarsi l’ano con le dita, lo sento gemere e muoversi a ritmo della sega che si sta facendo scopandosi il culo con il dito medio, sta godendo, sta godendo di me, sta avendo piacere a vedere mentre mi sego per lui e con lui, anche io allora inizio a stimolare il mio ano dopo avere lubrificato con lo sputo, ma dura pochissimo, veramente poco, sono eccitatissimo non resisto e in breve tempo vibro, vibro forte, complice forse il dito che esplora e si muove nel mio ano, mi da un piacere bellissimo, schizzo forte tutto in pancia, anche lui gode, e schizza, io assaggio il mio sperma, vorrei fosse il suo ma lui è lontano ma è riuscito comunque a darmi piacere.
“Da dove arriva questo? Mi sta incasinando la testa, mi sta facendo diventare un finocchio??”
I soliti pentimenti del dopo sega. Ecco alle solite. Passeranno, passano sempre o chi se ne frega.
Lui mi ringrazia, io ringrazio lui, siamo stati benissimo ancora una volta io e lui, siamo una cosa sola, di nuovo, anche se distanti.
È ora di dormire, per entrambi, ci salutiamo e buonanotte a domani.
Passarono i giorni in cui lui era lontano e messaggi ce ne furono, tanti, ma niente di che, forse dopo esserci svuotati entrambi perdiamo l’entusiasmo ? Sarà così, non lo so, non sono di questo ambiente, forse funziona così, forse deve andare così, non lo so.
 

sederino

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E gli carezzo la testa, quei capelli mi fanno impazzire, lui mi fa impazzire...
Insisto dolcemente, entra piano, sento che fa resistenza e aggiungo del lubrificante, lui inizia a mugolare, sembra un gattino, finalmente l'ho penetrato, siamo pelle a pelle stretti in un abbraccio, stiamo godendo dei nostri corpi, inizialmente mi muovevo piano, ora sto scopando, scopando bene e provo piacere, lui si tiene alle mie spalle con pe mani e gode, tantissimo, sento che gode e mugola, siamo sudati fradici, un unico corpo che scambia fluidi, lo guardo negli occhi e mi sorride, timidamente gli do un bacio stampo, non ci eravamo ancora baciati, sorride, gli è piaciuto, lo bacio con passione mentre mi muovo dentro di lui, la mia lingua e la sua sono una cosa sola, gli mordo le labbra e ci baciamo, sento che gode mentre si masturba e metre scopiamo come dannati, vedo che inizia a schizzare e mi arriva addosso il suo caldo seme, non resisto, non ce la faccio più, scopo forsennatamente mentre lo bacio, sento che sto venendo, esplodo dentro di lui che urla di piacere, anche io urlo e godo, e mentre sto venendo gli sospiro all' orecchio:
-io ti adoro sai?
Mi bacia, non dice nulla e mi abbraccia.

Fine.
stupendo! e scritto benissimo
 
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stupendo! e scritto benissimo
Grazie!
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Scoprirsi qualcos'altro (parte tre)

I pugni stringevano saldamente il manubrio, le manopole super grip con i nuovi guanti alpinestars davano una sicurezza nella presa inimmaginabile, i paramani in carbonio inoltre davano un taglio al vento oltre ad assicurare spiacevoli incontri con vespe e altri insetti che a velocità parevano dei proiettili, le curve della litoranea erano impervie ma allo stesso tempo divertentissime, avevano da poco rifatto la pavimentazione stradale, e quella, da una semplice strada panoramica era appena diventata una valvola di sfogo per tutti gli smanettoni su due ruote.
Seconda, terza, quarta piena e si pinza l’anteriore per affrontare la curva, giù in piega quanto basta per affrontare in sicurezza, lo scarico Termignoni in rilascio sputa fiamme, in uscita la moto scalcia e scoda, è un cavallo imbizzarrito, le detonazioni rompono il silenzio di quella vallata che si affaccia ad un mare azzurro quasi incontaminato. Cazzo che bello!
“Hier kommt die Sonne…” in cuffia risuona sotto al mio Arai, i Rammstein esplodono in tutta la potenza del Industrial Tedesco, il nuovo interfono Midland appena comprato è stato l’acquisto dell’anno , finalmente posso ascoltare la musica che mi piace anche se vado in moto.
Devo stare attento a non distrarmi o stavolta mi gioco davvero il Jolly.
Improvvisamente la musica si interrompe con un trillo, il telefono nella tasca interna del giubbotto vibra e per ovvie ragioni non posso sapere chi è, immediatamente, forte del nuovo sistema di comunicazione, lascio il gas e con la mano sinistra cerco il tasto per rispondere al telefono.
-“Mmmppmmmf!”
Merda! Ho il bite! Non riesco a parlare! Ho sempre avuto problemi di bruxismo, sono sempre stato nervoso, in sella alla moto poi non ne parliamo, talvolta stringevo tanto i denti da procurarmi dei mal di testa lancinanti, quel apparecchio odontoiatrico fu una utile sorpresa, chi lo avrebbe mai detto.
Dall’altra parte della linea sento qualcosa, ma inspiegabilmente non capisco chi, Sono distratto, troppi calcoli da fare, perdo la concentrazione, proprio in quel momento, una volpe attraversa la strada, i miei occhi si spalancano, il gelo mi percorre la schiena, freno con tutta la disperazioni che ho in corpo, l’ABS entra in funzione, la Ducati rossa sbanda e cerca di disarcionarmi, come un destriero che si stufa del suo stupido fantino, ma riesco a fermarmi in tempo, riesco a domarla, la povera bestia scappa impaurita, io me la sono fatta sotto molto, molto più di lei.
La prima piazzola di sosta che trovo è un’ancora, un punto felice di sollievo e salvezza, un punto in cui posso riordinare le idee per quello che è appena successo.
Sposto l’engine kill su “off” il motore si spegne, giù il cavalletto e giù anche io.
Tolgo il casco, sono sudato fradicio, sbuffo, appoggio il casco sullo specchietto e nel cosciale la mano tremolante cerca le Lucky.
Sputo il bite, e accendo nervosamente una sigaretta.
“ chi cazzo stava chiamando porcaputtana!?”
Ecco, prendo il telefono dalla tasca interna del giubbotto, -una chiamata persa; Francesco –
Ho quasi un mancamento, provo una emozione incredibile, non ci sentiamo da una settimana, non mi spiego perché, ma leggere il suo nome mi fa dimenticare il dramma appena sfiorato.
Lo richiamo subito: squilla….
-Ciao, scusami, ero in moto, non sono riuscito coi tempi a rispondere adeguatamente
-Hey ciao! Sei passato per il paese? Ho sentito il frastuono di quella trappola! Mentre ero in linea, non capivo, ho chiuso… tutto bene?
“se lo sapessi…” penso
-Si, tutto benissimo adesso, davvero! Dimmi pure, ti ascolto!
-Ah si! Ti va una cena Sabato? Una pizza magari, senza impegno!
-Si dai! Molto volentieri!! Magari ci spostiamo un po’ fuori zona per stare tranquilli
-Va benissimo dai! Ti passo a prendere con l’auto e andiamo dove preferisci tu!
-Perfetto allora, io riparto ci sentiamo presto!
La telefonata finisce con i normali saluti del caso, sono ancora scosso, mi tremano le mani però, sarà lo shock del mancato incidente o sarà forse perché ho un appuntamento? Cazzo, ho un appuntamento, ho un appuntamento con un uomo, uno gentile però, uno molto bello dai modi delicati. Dio mio cosa mi sta succedendo? È tempo di accendere un’altra Lucky, che fumo nervosamente e velocemente.
Passano alcuni giorni, sono al lavoro, sotto la mia maschera da saldatore, il lavoro in cantiere è pesante, fa caldo, odio questo lavoro, mi aspettavo altro dalla vita, ma questa è. Sento il telefono che trilla, è un messaggio, un video sul gruppo dei colleghi, è il video di una nota attrice hard che si masturba, bum! Improvvisamente due uomini muscolosi che fanno sesso hardcore, “ma che cazzo!!” penso, a pochi metri i colleghi ridono, ed uno, il più anziano dei tre esclama:
-Che c’è non ti piacciono i froci??
Rimango spiazzato, se solo sapessero, primo non capirebbero e secondo mi farebbero nero, in fin dei conti, non capisco nemmeno io. Mi sforzo di ridere ed accettare lo scherzo con un sonoro “andate a cagare! Me la pagherete”
È sabato mattina, la settimana è finalmente arrivata al termine, la sveglia oggi non ha suonato alle 5, mi sento riposato, mi alzo, un caffè una sigaretta e accendo la tv sedendomi sul divano posto al centro del mio monolocale, piccolo, però è mio, non ho tanto arredamento, l’essenziale.
Vedo riflesso sullo schermo che si accende la mia immagine, sono trascurato, capelli lunghi, la barba non ne parliamo, ho un impegno stasera, non posso presentarmi in queste condizioni, ci vuole Tony, il barbiere vecchio stampo del paese;
-Senti Tony, fammeli corti ai lati, un po’ più lunghi e ben pettinabili in alto, e visto che ci siamo anche una bella rasatura!
- Ti senti bene? Non ti ho mai fatto la barba!
- si, si, oggi mi va di coccolarmi.
Il rasoio corre sicuro sul mio viso, la schiuma preparata alla vecchia maniera è piacevole, una bella sensazione, lo sguardo deciso di Tony che mi rade come ai tempi dei nonni mi da sicurezza, sento che sto avendo cura di me stesso per una volta. Effettivamente, il taglio è azzeccato, sto bene, mi piaccio.
È sera, lui mi ha dato appuntamento per le 9, lo aspetto con ansia e preoccupazione, come andrà la serata? Che succederà? Ho le gambe molli, e sono felice ma preoccupato, ho avuto diverse donne, ma sono sempre stato freddo e distaccato, stavolta è diverso, mi sento qualcos’altro.
Suona il Clacson, è lui, chiudo la porta e scendo e lo vedo nella sua bella Mercedes nuova di pacca, se la passa bene però, entro in auto e lui è sorridente e felice, mi sorride, è radioso, indossa una camicia azzurra e dei pantaloni eleganti beige, ai piedi dei comodi mocassini, tutto al contrario di me, jeans strappati, anfibi magnum e t shirt dei motorhead.
Sento il suo profumo che riempie la macchina, ci stringiamo la mano, e ci diamo un casto bacio sulle guance, come fanno i vecchi amici che si incontrano dopo tanto tempo.
-E così ci siamo… (dico io)
-Si finalmente non vedevo l’ora , ma che hai fatto stai benissimo!! Allora dai, dove mi porti?
-Grazie? Ho dato una sfoltita alla bestia! Sei troppo gentile! Dai andiamo in centro città, prendiamo una pizza e facciamoci due birre, sarà bello!
-Ok! (Risponde lui posizionando la marcia su Drive)
La serata passa tranquilla, una pizza, diverse birre, scure per me, bionde per lui, è quasi mezzanotte, e passeggiamo lungo i portici, li nel centro, è una serata fresca di fine agosto, si sta bene.
-Rientriamo? (Chiede)
-Si direi, sono cotto!!
-Anche io, e non sai quanto… (risponde lui)
Poco prima di arrivare al mio appartamento gli chiedo se ha voglia di un bicchiere della staffa, magari un caffè, accetta molto volentieri con i suoi soliti modi molto, troppo gentili.
Siamo in casa, abbiamo preso un caffè e stiamo sul mio divano, siamo chiaramente entrambi in imbarazzo e si fa silenzio, quei silenzi che dicono tutto ma non dicono niente, stavolta l’iniziativa la prendo io, una carezza sul suo viso, lui sorride e mi stampa un bacio sulle labbra, mio Dio, sono un fremito, tremo dall’emozione, sento le farfalle sullo stomaco, entrambi ora ci baciamo appassionatamente, reggendoci la testa, lui accarezza i miei capelli, io sfioro la suo schiena dolcemente, sento che apprezza, miagola un po’ , mi strappa la t-shirt di dosso, e io sbottono la sua camicia elegante, ricominciamo a baciarci, è profumatissimo, sembra di sentire il profumo che si sente nei negozi che vendono fiori, quanto mi piace…
-No! Oggi niente divano! Andiamo in camera!! (Dico io)
-Si va bene… (risponde lui sorridente e felice)
Siamo a letto che ci baciamo, le lingue si sprecano, finiamo di spogliarci, siamo completamente nudi, io sul suo corpo, lui sul mio, ci baciamo e ridiamo, rotoliamo giocherellando sul letto, entrambi abbiamo un fortissima erezione, ora lui è sopra di me che sfrega il suo cazzo sul mio, mi bacia il collo, mi lecca le labbra, io carezzo la sua pelle liscia e setosa, mi carezza, lo carezzo, ecco inizia a scendere, facendosi strada con le labbra e dolci baci su tutto il corpo, è bellissimo sembra di toccare il cielo con un dito, è arrivato alla mia asta, non ho grandi misure, sono un uomo normale, sento che dolcemente lo scappella, alzo la testa poggiata sul cuscino e lo guardo, si accorge dei miei occhi su di lui, ha il mio pene turgido in mano, scappellato, mi sorride e affonda con la bocca, tutto, fino in fondo.
“ODDIO!!” Esclamo io, me lo sta succhiando! Un uomo mi sta facendo il pompino più sensazionale di sempre!! Mentre va giù e su lentamente sento la sua lingua che avvolge avidamente la cappella ipersensibile. Mentre lo succhia riesce anche ad allungare le braccia per darmi soffici carezze, è paradisiaco, sensazioni nuove ed intense, passione allo stato puro, piacere e godimento, sono completamente perso, nelle mani di questo gentile e bellissimo assicuratore trovato in un’app di incontri.
È passato a leccare le palle e poi al mio ano, sta leccando il mio buchetto, sento la sua lingua farsi strada dentro di me, cazzo che bello!!! Sollevo le gambe, porto le ginocchia al petto e lascio che Francesco mi renda appagato, ogni tanto lo guardo, immenso nella sua bellezza.
Non voglio venire, non ancora, mi divincolo, e lo porto su a me, riprendo a baciarlo mentre lui eccitato sfrega il suo culo sodo e rosa sopra mia erezione, ci baciamo, rotoliamo, ora sono sopra, vado giù a cercare il suo pene turgido, lo divoro con passione e lo masturbo allo stesso tempo, incredibilmente lui inizia ad ondeggiare col bacino e ansimare, mi piace farlo godere, mi piace lui.
Mi fermo un attimo, allungo la mano al cassetto del mio comodino, da dentro prendo un tubetto di lubrificante durex.
-E quello??? ( Chiede lui)
-È per quando sono solo e ho bisogno di coccolarmi con un porno
-Sporcaccione!!! (Risponde lui ridendo)
Ecco, ora lubrifico il suo pene, e il mio, iniziato una masturbazione combinata del mio cazzo con il suo, al contempo gli carezzo quel petto glabro e quei piccoli capezzoli rosa, è tutto unto, lucido e brillante ai riflessi del lampione che timidamente illumina la camera da letto.
Passo al suo buchetto, quello che ho esplorato già una volta e mi aveva lasciato senza parole, uno , due, tre dita si fanno spazio a cercare il suo corpo, bene è pronto, sollevo le sue gambe e poggio le sue ginocchia nel suo petto, il suo buco è li, pronto, per me, pronto ad accogliermi in profondità, lo tengo per le caviglie ma ben presto noto i suoi piedi, piccoli, forse un 38, ha delle dita perfette e graziose, le piante lisce e morbide di un rosa acceso, ma è possibile? Ma è tutto perfetto questo?? È caduto dal cielo? Dove sono le sue ali??
Mentre bacio i suoi piedi lui miagola e sussurra di piacere, si sta anche masturbando, ha il cazzo completamente fradicio di succo prespermatico
-Dai Sandro, mettimelo dentro ti prego, sto per impazzire….
Non me lo faccio ripetere, per la prima volta mi chiama col mio nome, mi sento emozionato, come se avesse fatto un regalo, sono davvero uno stupido!
La mia asta entra dolcemente stavolta ha incontrato pochissima resistenza, lui emette un gemito di piacere appassionato, anche io, sento ogni millimetro del suo corpo attraversare il mio glande, sono in paradiso, lo sto scopando, il cazzo entra ed esce morbidamente dentro quel culo morbido ma al contempo sodo ed ospitale, bacio i suoi piedi e li lecco, lui mi guarda, gode e miagola, va avanti così, in una esplosione di piacere, poi lui si divincola e si gira, è in ginocchio , il petto appoggiato al cuscino abbracciandolo e con la testa è rivolta verso di me, mi sorride
-Dai continua amore…
Ho davanti quel culo, sembra una pesca, il buchetto è dilatato appena, rosa, splendido, invitante, lui ha perso vigore, ha il pene non più turgido, si è lasciato andare, le palle depilate perfettamente penzolano davanti a me, cavolo che spettacolo, ora affondo la faccia in quello spacco che divide le due natiche, e lecco con voracità tutto quello che mi si presenta davanti.
-Mmmm dai scopa quel culo tesoro! (Sussurra lui con voce rotta dal piacere)
Lo prendo da dietro, lo penetro, e sento come si adatta immediatamente a me, di tre, quattro, cinque, dieci colpi affondano quel corpo che ora mi appartiene, faccio in modo di sollevarlo a me e poggiare la sua schiena sul mio petto, continuo a scoparlo, lui intanto si masturba mentre io scopandolo carezzo il suo petto, la sua pancia e gli mordo il collo, ora anche lui si muove compulsivamente, si sta segando forte e sbatte il suo culo si di me, lo scoppiettio dei nostri corpi che impattano è fantastico, sta godendo, sta per godere e schizzare fuori la sua passione, ed ecco che esplode in un urlo di piacere che cade sul cuscino, sul letto ovunque, non mi interessa! Proprio non mi interessa, è una sensazione bellissima accelero il passo, sbatto, sbatto forte tenendomi alle sue spalle
-Sborra! Sborrami dentro dai sborrami!
È fortissimo l’orgasmo che provo, non resisto e urlo con forza, oddio sento che sto per svenire, sono un bagno di sudore, il cazzo continua a pulsare dentro di lui sembra non voglia fermarsi più.
Crolliamo entrambi stremati e felici, ora uno accanto all’altro, la sua testa è poggiata sul mio petto e mi carezza il petto.
-Mi stai incasinando la testa sai? Ti ho appena chiamato amore, non so perché…
Mentre gli carezzo i capelli gli rispondo
-Non ci pensare adesso, sei stato bene?
-Si (mi risponde con gentile bacio sul petto )
 
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Kowalski90

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Racconti bellissimi,da togliere il fiato.
Ho avuto alcune esperienze con M in passato sia da attivo che passivo e leggere questi tuoi racconti mi fa tornare voglia 😛

Ps: Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn
 
OP
chtulhu

chtulhu

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Grazie mille!! In verità non ho continuato il racconto perché non ho ricevuto riscontri...
P.s.
Chtulhu nella sua dimora di R'lyeh si sta svegliando e aspetta il suo richiamo.
😅
 

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